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Mykonos


Baia Chora Mykonos














Un tuffo nell'Egeo tra brulle colline gialle e rosse, spiagge romantiche e quasi deserte, piccole chiese e bianche casette che appaiono come miraggi con il blu del mare all'orizzonte e i contorni di dolci isole lontane. I paesaggi dell'Iliade sono tutti qui. Era dalla fine della scuola che Rahel dopo due anni di mascherina, gite scolastiche vietate e viaggi di uno, massimo due giorni mi diceva “Voglio fare un viaggio” finché le ho chiesto: “Dove?” e lei sicura: ”In Grecia”. “Perché?” le ho risposto. “La voglio rivedere mi è rimasta impressa Alonissos”. Siamo stati in quell'isola delle Sporadi nel 2015 a settembre quando aveva appena compiuto sei anni. L'ho scelta perché parte di una riserva naturale dove sopravvive la foca monaca e perché vicina alla famosa Skopelos, set del film Mamma Mia con Meryl Streep e musiche degli Abba che io e Rahel abbiamo visto, ballando e cantando, decine di volte. Alonissos è selvaggia e verdissima con un porticciolo piccolissimo e le barche dei pescatori che ti vendono le aragoste direttamente sulle spiagge. Tutte le notti dell'estate 2022 prima di addormentarmi ho cercato quale isola visitare tra le numerose Cicladi e le isole prossime alla Turchia. Meta quasi sicura sembrava Karpathos a sud di Rodi perché non troppo turistica, con molte spiagge ancora libere, abbastanza cheap quella che voleva vedere Rahel. Ma è così bella la Grecia che mi sono studiata altri itinerari ed ero sempre più confusa. Quando era possibile partire non c'erano voli utili per Karpathos sia con Volotea.com, Aegean la compagnia nazionale greca aegeanair.com e ryanair.com così ho  puntato su Santorini e Milos dato che tutti dicono che la prima va vista almeno una volta nella vita e Milos, culla della dea Milo, ha una varietà di spiagge unica in tutta la Grecia.

Ma per 8 giorni in tutto, il viaggio da Santorini a Milos in traghetto durava e costava troppo. Ho deciso per Naxos passando per la regina d'Europa dei Rave sulla spiaggia: la trasgressiva e leggendaria Mykonos.

Trovo un volo da Bologna economico con Ryanair. Due giorni dopo partiamo. Finalmente di nuovo tra le nuvole, lassù i pensieri se ne vanno anche quelli più dolorosi per la condizione di mia mamma, è come se perdessero peso diventano più leggeri. Ero sollevata più leggera. Mi mancava quella dimensione e Rahel era felicissima tra le nuvole. Si era dimenticata le emozioni provate qualche anno prima direzione Sardegna e le ha ritrovate guardando ininterrottamente dal finestrino e scattando decine e decine di foto.

Dopo 4 ore sorvolando la Puglia e le isole ioniche planiamo a Mykonos. Il paesaggio è stupendo, la luce del tramonto fantastica. Alloggiamo nel porto nuovo e subito scendiamo per andare all'antica Chora di Mykonos. Si ferma un pulmino e decidiamo di prenderlo è una minidiscoteca su 4 ruote con luci stroboscopiche e musica degli Abba “a palla”. Non è possibile, ci ha letto nel pensiero Rahel ride da morire, è troppo felice. Di fuori dai vetri oscurati il mare e il sole dolce del tardo pomeriggio. Un sogno. Passo dopo passo ci avviciniamo sempre più alla Chora. Quelle piccole dimore bianche una sopra l'altra quasi un tutt'uno che si adagiano sul mare in quel piccolo golfo che guarda il sole tramontare sono di un romanticismo unico. Ero estasiata. Nessuna foto può rendere giustizia a quello scenario. Ma fotografo, fotografo e faccio video voglio immortalare ogni istante e ogni emozione e ogni momento in quel piccolo golfo così fantastico.

Ancora frastornata per l'atmosfera che ci circonda seguiamo il lungomare e giunti in una piccola piazzetta ci incamminiamo per le strettissime viuzze bianche, scopriremo giorni dopo che sono tutte di marmo ecco perché risplendono e sono così linde. Le botteghe sono uno stupore dopo l'altro. Alcune di gran lusso, altre stravaganti ed etniche, altre più comuni ma in quel dedalo di strade sono tutte affascinanti. Esploriamo con occhi e mani tutti quei tessuti, tutti quegli oggetti sembra di visitare varie collezioni di oggetti in un museo.

Siamo diretti a Little Venice il quartiere dei pub di tendenza dove ci sono tavolini e sedie quasi sul mare. Arriviamo direttamente in un bar, il clima è perfetto, una fresca e piacevole arietta, il mare un poco mosso, c'è gente ma si sta larghi e il panorama è mozzafiato: sulla destra i pub con le sedie sul mare e a sinistra quattro dei sei famosi mulini tra le luci della sera. Ceniamo al “Sunset” dove per i celiaci è possibile ordinare un'insalata greca o insalata di tonno o insalata di pesce e altri piatti locali freddi. Che fortuna aver trovato un posto a sedere proprio accanto al mare. Ero stanca ma davvero felice di essere proprio lì in uno dei luoghi più originali e caratteristici delle Cicladi. Rinfrescati dalle onde egee ci siamo goduti il panorama dei mulini e della baia illuminata da Little Venice, unica al mondo. Poi un drink al Negrita, uno dei più famosi ritrovi per vip e giovani dell'isola, conosciuta per i locali Paradise e Grand Paradise che però hanno occupato quasi interamente le omonime spiagge. Direi che per i long drink i celiaci sanno cosa possono bere e anche se è bene sempre accertarsi per fare un aperitivo alcolico o super alcolico si può scegliere il locale che più piace. Ritorneremo a Mykonos a riprendere l'aereo e vi

racconterò delle sue spiagge di altri ristoranti e di un po' di storia.  



Chora Mykonos al tramonto
Agios Nikolas Tuo Gialou
Stradine Chora per Little Venice
Manù e Michi
Shop 

Little Venice

I mulini della baia di Mykonos

Manù e Rahel a Little Venice
Negrita
Sunset

Porto vecchio Mykonos

Siamo tornati a Mykonos non più al tramonto ma al mattino ed avendo a disposizione due giorni siamo andati ad esplorare le spiagge famose per i rave party. Siamo partiti dalla Paradise per raggiungere la Grand Paradise con bar e lettissimi bellissimi ma le spiagge sono scomparse a scapito di queste colate di cemento per fortuna verso nord ci sono spiagge più selvagge come Agrari e la bella Kalafatis dove finisce la strada principale. Raggiungerle un'avventura perché le pendenze sono notevoli e ci sono anche un sacco di spiagge raggiungibili senza auto che non abbiamo potuto vedere. Anche nella costa di nord ovest i locali hanno avuto la meglio sulla natura. Bello e caratteristico Ano Mera il paese al centro dell'isola con la sua bella piazza dove si accede al museo e monastero Panagia Tourlani contornato di gatti la gioia di Rahel. Di ritorno altro giro alla Chora e la scelta del Ristorante è ricaduta su Kounelas Fish Tavern uno sballo totale. Ripide scale turchesi sala con sedie bianche che si affacciano alle finestre pavimento di vetro allestimento bellissimo e fuori una sala rustica tra tronchi di alberi e un profumo sublime dove ho cenato con un risotto di pesce eccezionale. La mattina seguente non poteva mancare un altro giro a Little Venice passando da Kastro con la Chiesa bianca sul mare con cui lasciamo questa isola sorprendente e un ultimo un giro al porticciolo tra gatti in cerca di cibo e scorribande di turisti di navi crociera.

Chora Mykonos

I mulini di Kato Mili

Chiesa Paraportiani - Kastro

Panagia Tourlani - Ano Mera


Spiaggia di Kalafatis

Negrita




Lungomare Chora Mykonos







Mamma, sognatrice, ambientalista, pacifista, un po' sociologa e soprattutto curiosa...

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