Carpe Viam
In giro con Manù
PEZZI DI VITA
Sono curiosa forse perché sono nata in un paesino sulla Riviera Adriatica, Pinarella. Non so tu, ma io amo tantissimo il mare e ultimamente sempre di più anche le foreste e i fiumi. Sono stata a Milano per la prima volta a 15 anni con mio babbo a manifestare per chiedere i depuratori. Oltre alla natura e all'ambiente amo anche le espressioni di ogni tipo di arte e cultura e quindi in adolescenza ho avuto il mito della città con tutti quei luoghi dove incontrarsi e tutti quei palazzi storici dove ci sono libri, convegni, mostre e spettacoli di ogni tipo. Sebbene mio babbo portava me e mia mamma molto spesso nelle città vicine come Cesena, Rimini e Ravenna io ero affascinata da quelle più grandi come Milano, Roma, Londra, Parigi, New York. Vi racconto il mio primo viaggio a Bologna in treno a 16 anni. Ero molto felice di aver preso il treno da sola con Morena, la mia migliore amica, e ricordo in modo particolare quando camminavo per la prima volta sotto quei portici monumentali e vecchi di mille anni di Via Zamboni sede della più antica Università del mondo. Ero come sospesa dalla realtà e pensavo come era importante quel luogo per chi lo aveva frequentato nei secoli. E c'era una luce così bella tra quei muri rosati e qualche graffito qua e là e quel continuo via e vai di studentesse e studenti che pensai che dovevo continuare a studiare e che sarei andata proprio lì. Così è stato. Diplomatami feci il mio primo viaggio all'estero a Londra quale rockettara e dark che ero e sono, poi l'iscrizione all'Università a Lingue straniere e moderne. Con un gruppo di amiche in treno ho scoperto Parigi coi suoi alti tetti grigi inimitabili facendo tappa a Père-Lachaise per vedere dove Jim Morrison e tanti altri poeti e scrittori avessero terminato il loro viaggio. Poi la giovane e frizzante Barcellona passando per il parco Batlò, il museo Mirò e naturalmente la Ramblas e il porto pieno di osterie di pescatori. Lo studio delle lingue mi deludeva e fui così folgorata da una lezione di sociologia del mitico Professore Pietro Bellasi e seppur tra mille dilemmi mi iscrissi a Scienze Politiche. In mezzo ci sono state le manifestazioni con la Pantera e le estati a lavorare sulla Riviera e infine la laurea in Scienze Politiche indirizzo politico-sociale. Dopodiché ho inviato lettere ai giornali nazionali per collaborare ma non ebbi risposte. Partii alla scoperta di New York, sprofondai tra i grattacieli che in un primo momento mi sembravano di cartone tanto erano alti e grandi con le luci tutte accese anche in piena notte come in un fumetto o nel primo King Kong e poi Central Park, Harlem, Tiffany, la Columbia University, Brooklin, il palazzo di vetro dell'Onu e ad ogni angolo di strada mi sentivo come dentro ad un set dei miei film preferiti, ma dopo un mese sono tornata e pensavo di andarmene di nuovo quando un quotidiano locale mi propose di collaborare e così il tesserino da giornalista l'ho preso con grande felicità. Ho fatto bellissimi viaggi anche come giornalista in Messico, Brasile, India e a Cuba, con il mio compagno e da dieci anni con la mia pallottina Rahel, la mia bimba. Il mio desiderio di viaggiare mi pungola di continuo e mi suggerisce nuove mete e in effetti uno dei miei sogni, tra i tanti, era fare l'inviata o lavorare nel volontariato internazionale. Il Covid in quanto a viaggi mi ha messo a dura prova e forse da qui nasce la volontà non solo di viaggiare ma di scrivere sui miei viaggi, dare qualche consiglio e aiutare chi è celiaco come me. Io lo sono da 16 anni e so cosa vuol dire essere sempre alla ricerca di un posticino carino e sicuro dove fare uno spuntino o pranzare e cenare senza rischiare e senza essere di peso a chi viaggia con te e non ha problemi alimentari. Fortunatamente in effetti oggi ci sono i telefonini e Google, tanta attenzione alle intolleranze ma a volte non bastano e qualche informazione in più da parte di chi ha già visitato un luogo e sperimentato dove mangiare tranquilli può fare la differenza. Il cibo oggi è diventato una delle star della TV e si sta diffondendo grande attenzione verso la sua qualità e provenienza e verso le intolleranze alimentari. Se fino a quindici/venti anni fa i celiaci erano costretti a viaggiare con le valigie piene di cibi gluten free oggi possono contare su una diffusa conoscenza del problema.
Quindi vorrei fare un grande applauso seppur virtuale a tutti quei punti di ristorazione, bar, negozi, hotel, pensioni bed and breakfast, parchi e luoghi pubblici che si sono impegnati rendendo anche i nostri viaggi pieni di sapori e gusto. Un viaggio completo deve comprendere la soddisfazione di tutti i sensi....
Come si fa a visitare ad esempio la Romagna senza assaggiare i mitici cappelletti e strozzapreti per non parlare della fantastica piadina e dei bomboloni sopraffini. E andare a Bologna e non poter gustare le lasagne e i tortellini? E soggiornare a Napoli senza farsi una di quelle strepitose pizze e guduriose parmigiane alle melanzane o assaggiare una ricciola, un babà e vedere Amalfi e Positano senza una delizia al limone? E ho nominato solo un milionesimo delle prelibatezza culinarie preparate ogni giorno da sapienti mani in tutto il mondo.
Insieme ad occhi e mente per conoscere un luogo ci sono l'olfatto e le papille gustative vero? Prima che ci venga l'acquolina in bocca partiamo...e vi aggiungerò anche dove dormire sonni tranquilli circondati dai confort essenziali con qualcosa in più...
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