BUONGIORNO BOLOGNA, BELLA, DOTTA, GORDA E ROSSA
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San Petronio e Palazzo D'Accursio in Piazza Maggiore |
Ho aggiunto “bella” ai tre aggettivi con cui solitamente si definisce Bologna perché, incantevole è perdersi tra i suoi portici, i più lunghi del mondo, 53 chilometri tra centro e periferia di Patrimonio Unesco, e tra le sue vie che si delineano come i raggi del sole, dal quadrilatero centrale con nucleo Piazza Maggiore. Qui c'è la Basilica dedicata a San Petronio voluta dal Consiglio dei Seicento nel 1388 che si auto-tassò per non essere da meno dei fiorentini e della loro magnifica Piazza del Duomo. E’ la chiesa gotica costruita con mattoni più grande del mondo. La sesta chiesa più grande d’Italia e il Carducci le dedicò la poesia “Nella piazza di San Petronio”. Il Duomo è San Pietro in Via Indipendenza a breve distanza. Bologna dunque popolare nell’animo dal 1300 fino a roccaforte recente del pensiero comunista con simbolo appunto la bandiera rossa.
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una delle tante case 'rosse' di Bologna |
Fontana del Nettuno

Crocifisso e Organo di San Petronio
“Dotta” naturalmente per la millenaria Università, la prima al mondo nata nel 1088 per diffondere la conoscenza al di fuori delle istituzioni ecclesiastiche. La sua sede si distribuisce nei palazzi e nelle biblioteche di Via Zamboni, Strada Maggiore, Via Castiglione eccetera eccetera. In Via Belle Arti è sita l’omonima Accademia anche sede della Pinacoteca Nazionale. E sempre “dotta” perché vi sono nati e transitati nei secoli tanti artisti, scrittori, poeti, pittori, scultori e intellettuali tra cui i nativi: Giosuè Carducci, il cui museo è nella sua casa nella piazza omonima tra Porta Maggiore e Porta Santo Stefano; Giorgio Morandi, famoso pittore del Novecento. Il Museo Morandi ha oggi sede al MAMbo, il museo di arte moderna; Marcello Malpighi, il medico premiato dal Papa e dalla Royal Society di Londra nella seconda metà del seicento; Laura Bassi nel 1732 fu la seconda donna laureata in Italia in filosofia per la quale ottenne una cattedra onoraria e nel 1749 la prima al mondo che ottenne una cattedra universitaria e insegnava fisica. E per l’appunto nasce qui anche il Nobel per la fisica Guglielmo Marconi le cui spoglie si trovano a Villa Griffone anche Museo Marconi. Tra i molti geni che vi soggiornarono Giacomo Leopardi, Nicolò Paganini, tra quelli che vi studiarono Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Niccolò Copernico fino ad arrivare ai contemporanei Pier Paolo Pasolini, Roberto Roversi, Umberto Eco, Stefano Benni, Lucio Dalla, Vasco Rossi, Francesco Guccini e tanti altri.
D’obbligo è camminare per Via d’Azeglio, adiacente la Basilica, e perché qui al numero 15 è nato Lucio Dalla, e la sua casa è diventata la sede della sua Fondazione e un luogo di pellegrinaggio per tutti i suoi ammiratori. Dalle due torri si prosegue per Via Zamboni e a destra a un certo punto si vede San Giacomo Maggiore con l’Oratorio di Santa Cecilia poi Piazza Verdi con il Teatro comunale. Ma questa piazzetta è stata sempre il punto di incontro degli studenti per qualsiasi forma di manifestazione da quelle musicali a quelle politiche. Prendendo Via Petroni ci ritroviamo in Piazzale Aldrovandi con le sue botteghe sulla strada e i murales sulle tapparelle. Prendendo invece via Castagnoli ci si ritrova in Via delle Moline col suo teatro, il suo cinema d’essai e alcune storiche librerie.
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Torre della Garisenda |
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Torre degli Asinelli |
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Angolo di Piazza Aldrovandi |
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Piazza Verdi |
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Teatro Comunale |
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Via Castagnoli |
Se dalle due torri si prende Strada Maggiore si arriva a Corte isolani un labirinto magico quasi al coperto pieno di locali pub che ti portano alla magica piazza di Santo Stefano una chiesa con quattro chiese tra cui la famosa chiesa del Crocifisso e una ricostruzione esatta del Sepolcro di Gesù a Gerusalemme. Vi sembra poco?
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Crocifisso della Chiesa del Crocifisso |
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Sepolcro Gesù in Santo Stefano |
Piazza di Santo Stefano sullo sfondo
“Gorda” o anche ghiotta perché è la madre delle lasagne alla bolognese, dei tortellini con ripieno di carne da gustare nel brodo di carne, della mortadella, delle tagliatelle al ragù, della cotoletta alla bolognese. Per gustare queste prelibatezze gluten free ci sono diversi ristoranti dove recarsi ad esempio la Trattoria Vecchio Mercato 100% gluten free e appena fuori i viali vicino alla Stazione in Via Piero Gobetti 49f . Qui le crescentine fritte e i primi, come le tagliatelle al ragù, sono insuperabili. Come pizzeria anche per amici non celiaci vi consiglio Pizzeria La Verace in Via Cairoli 16b vicino alla Stazione. Qui si può gustare una pizza super come a Napoli, cotta nel forno a legna. Sempre in centro anche se oltre i viali la Pizzeria Caruso in Via del Parco 13 lungo via Massarenti. Potrete scegliere anche piatti di pesce e torte napoletane speciali. Per la colazione o uno spuntino veloce con un delizioso panino o tramezzino con tutti i tipi di farciture possibili e per un happy hour c’è PAN8 in pieno centro in Via D’Azeglio 8, proprio sotto la casa di Lucio Dalla, che vi servirà dei super taglieri con affettati e formaggi buonissimi. Siete vegetariani o vegani oltre a essere celiaci?La scelta è molto ampia io ho provato un gustosissimo riso e un frullato da La Raparossa in Via Castiglione 51/c in pieno centro storico e Nectare in Via Irnerio sempre in centro ma ce ne sono tanti e potete sempre telefonare e chiedere se hanno piatti gluten-free.
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Mercato Coperto |
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Negozio di alimentari bolognese |
Bologna pullula di Biblioteche, Chiese, Musei, Piazze, Palazzi e botteghe.
Camminare per Bologna è uno spasso. Se si parte dalla stazione il percorso è molto facile per arrivare in centro. Prendete Via Indipendenza e percorretela fino in fondo e da lì intravedete la Fontana del Nettuno davanti al Palazzo Re Enzo e al Palazzo e alla Sala Ex-Borsa, ora Biblioteca multimediale e Piazza Maggiore .
Antiche e piene di pathos la Biblioteca Universitaria in Via Zamboni 35 e il Palazzo dell’Archiginnasio che è la Biblioteca Comunale in Via Farini. Anche i Musei di Bologna più antichi e in palazzi meravigliosi sono tutti in centro: dal Museo Archeologico con un’ampia ala dedicata all’Antico Egitto e ai resti celtici, al Museo di Geologia e Paleontologia dove è possibile vedere un ittiosauro e un dinosauro americano di 24 metri. Tanti i Palazzi residenze delle importanti famiglie bolognesi oggi adibiti a gallerie d’arte come Palazzo Albergati in via Saragozza che ha ospitato fino al 7 maggio le opere di Jago, Banksy e TVBoy.
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Busto della Dea Sekhmet 1390-1353 a.C Museo Archeologico |
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Palazzo Albergati |
Bologna è"Rossa" da sempre per il colore dei mattoni delle sue case e dei suoi palazzi fin dal Medioevo. In più, dal secolo passato roccaforte della Sinistra dal 1948, anno della Scrittura della nostra Costituzione il cui simbolo è il rosso. Bologna è anche piena di angoli e quartieri caratteristici. Veloci da visitare perché vicinissimi a Piazza Maggiore. Imperdibili sono tutti i vicoli dietro Via Rizzoli e adiacenti a San Petronio, come Via degli Orefici e Via Clavature piene zeppe di piccole bottegucce che vendono tutte le specialità bolognesi ma non solo, aperte ad orario continuato. Tantissimi i localini e le osterie anche storiche come quella frequentata dal poeta Roberto Roversi o la moderna libreria-trattoria-caffeteria Coop Ex Ambasciatori e la famosa Osteria del Sole in vicolo Ranocchi 1 aperta da più di 500 anni, nel 1465, e considerata la più antica del mondo ancora in attività. Qui naturalmente è il vino il protagonista mentre il cibo si porta da casa.  |
Via degli Orefici |
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Bottega di fiori |
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bottega dal Tessutaio |
Da Piazza Maggiore percorrendo Via Ugo Bassi si arriva invece a Piazzale Malpighi da cui si intravede San Francesco e si snodano la bellissima via San Felice con tanti negozi popolari e Via Sant’Isaia. Passando sotto il basso portico di Via Nosadella si arriva a via Saragozza che è tutta porticata per 6 chilometri essendo la via che conduce al famoso Monastero della Beata Vergine di San Luca che ai tempi della mia laurea si diceva che non bisognava visitare perché si rischiava di non finire gli studi. Da Piazza Malpighi parte anche la mitica Via del Pratello famosa negli anni ‘70 ‘80 e ‘ 90 ma ancora oggi, perché ritrovo dei giovani studenti e degli intellettuali. Qui ci sono il mitico Cinema d’essai Lumière, la Cineteca di Bologna dove si restaurano le pellicole di tanti film cult italiani e stranieri, le librerie e la miriade di trattorie e osterie freestyle tutte sotto i vecchi portici. Bologna è una città frizzante, colorata e calorosa e la maggioranza dei siti di interesse sono vicini e tutti facilmente raggiungibili a piedi anche nelle giornate di pioggia. Bisogna farle visita perché ricca di cose da vedere, da fare e da mangiare. E’ la città quasi perfetta per viverci.
Splendido articolo, molto dettagliato e con belle foto. Complimenti
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